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Cascina Ca’ Rossa: vini dalle terre piemontesi Patrimonio dell’Umanità

Cascina Ca’ Rossa produce vini eccellenti nel cuore delle terre piemontesi Patrimonio dell’Umanità. Bottiglie testimoni della ricchezza delle Langhe, Roero e Monferrato, un’area geografica vocata da millenni alla viticoltura

Generosa e difficile, accogliente e unica al mondo, terra che ha visto l’intensità creativa di scrittori e poeti, la bellezza delle Langhe, Roero e Monferrato è stata siglata dall’essere dal 2014 diventando Patrimonio dell’Unesco. Un Patrimonio Mondiale dell’Umanità che si declina nella magnificenza paesaggistica in cui la natura pare aver concentrato molte delle sue rarità ma, in aggiunta, il territorio delle Langhe-Roero e Monferrato racchiude il valore il una poderosa tradizione enologica, immagine millenaria di una zona vocata alla viticoltura.

Vigneti della Cascina Ca’ Rossa.

Cascina Ca’ Rossa testimone della cultura enologica

Qui, a Canale d’Alba (Cn), Cascina Ca’ Rossa porta avanti l’antico legame tra uomo e vite grazie a una produzione di vini dalle caratteristiche uniche e sempre testimoni del terroir. La storia della cantina inizia nel 1967 quando Alfonso Ferrio acquista la Cascina, chiamata, all’epoca, Ca’ Rusa (Casa Rossa) perché costruita a mattoni rossi. L’amore fu intenso e la variegata produzione comprendeva nocciole, pesche e vino nato da uve autoctone, vino che veniva venduto sfuso. Agli inizi degli anni Novanta, per la precisione nel 1992, la seconda generazione entra in campo con Angelo Ferrio che si affianca al lavoro del padre: le opinioni non sempre sono in sintonia e, spesso, le nuove idee si scontrano a un modo di fare vino ancora vincolato alla quantità. Nonostante tutto, nascono le prime etichette di Arneis e Brachetto, seguite nel 1996 dall’imbottigliamento del Roero Audinaggio Valmaggiore, il nebbiolo affinato in barrique, uno dei vini di punta di Cascina Cà Rossa. Anno dopo anno la produzione si amplia sino ad arrivare alla condizione attuale con circa 100.000 bottiglie prodotte, distribuite in nove etichette, frutto di 16 ettari di vigneto. Nel 2012 la terza generazione dei Ferrio è rappresentata da Stefano che dopo aver finito la Scuola Enologica di Alba entra in azienda affiancando il padre.

Da sinistra: Stefano e Angelo Ferrio, Cascina Ca’ Rossa.

I segreti dei vini di Cascina Ca’ Rossa

Tre le etichette degustate in occasione di EustachiOra, assaporate tra Sapori Solari, Bubu e Polpetta Doc, i locali milanesi che abbracciano il circuito di assaggi itineranti. Annata 2023 per il Roero Arneis Docg Merica (sta per America) che ha mostrato subito la sua freschezza e la sua sapidità, elementi tipici delle uve di Arneis. Fruttato e invitante al naso, al palato si è palesato piacevole alla beva e gradevole, con note di pesca e frutta a polpa bianca, il tutto incorniciato da un bel giallo paglierino con sfumature verdi.
Annata 2020 per il Roero Docg Le Coste, frutto di uve Nebbiolo al 100% che maturano su un suolo calcareo e argilloso con venature di sabbia. Avvolgente e intenso, dopo l’affinamento in botte grande in rovere di Slavonia, si apre al naso con un bouquet ricco di piccoli frutti rossi quali more, fragoline, lamponi, oltre a note di prugna e accenni di spezie e tabacco, caratteristiche che accompagnano anche la degustazione, contraddistinta da buona struttura. Intenso il colore rosso granato. In chiusura il Langhe Nebbiolo Doc Funsu 2022, il cui nome ricorda il capostipite della cantina, Alfonso. Anche qui Nebbiolo 100% per un vino dal colore rosso intenso e brillante, ottimi i sentori floreali di viola e rosa uniti a quelli fruttati. In bocca si apre con eleganza, perfetto per accompagnare un menu a base di carne e salumi.

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