Vino Nobile di Montepulciano: marchio di sostenibilità

Il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano è il primo distretto vitivinicolo italiano con marchio di certificazione secondo la norma Equalitas. Un segnale importante per l’intero sistema delle denominazioni del vino del nostro Paese

E’ ufficiale: il Vino Nobile di Montepulciano è la prima denominazione italiana ad aver ricevuto il marchio di certificazione di sostenibilità secondo lo standard Equalitas. Una bella notizia annunciata nella sede di Federdoc (tra i partner del percorso) in occasione della presentazione del traguardo raggiunto dalla denominazione toscana.

Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano
Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano. Consegna del marchio di certificazione.

«L’obiettivo che ci siamo posti – dichiara Andrea Rossi, presidente del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano – lo abbiamo ritenuto da subito strategico, volto a ‘un cambiamento culturale’ nelle nostre imprese con progressive modifiche rivolte al profilo produttivo e organizzativo con metodi e tecniche più rispettosi dell’ambiente. A questo si unisce la garanzia di un elevato standard di valori etici, sociali ed economici, elementi fondamentali per legare, ancora di più, aziende e territorio».

Segnale importante per l’intero settore
«Quello dato dal Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano è un segnale importante per il settore delle denominazioni del vino del nostro Paese – sottolinea Riccardo Ricci Curbastro, Presidente Equalitas – e giunge a conferma che il percorso intrapreso da Federdoc ha nello standard Equalitas un primario punto di riferimento. Il viaggio verso un Italia del vino sempre più sostenibile prosegue spedito e rappresenta  un valore etico ed economico fondamentale nel posizionamento delle nostre etichette sui mercati mondiali».

Quello della sostenibilità è una vita battuta già da diversi anni a Montepulciano. Infatti, tra 1985 e il 1990, grazie alla sensibilità del Consorzio e al sostegno del Comune di Montepulciano, fu creata una rete di stazioni meteorologiche sulle zone di produzione per rilevare i dati meteo. In base alle condizioni riscontrate gli esperti agronomi emanavano il ‘messaggio verde’, uno strumento a favore delle aziende che permetteva di razionalizzare gli interventi di difesa fitosanitaria con la conseguente limitazione dell’utilizzo di presidi chimici.
www.consorziovinonobile.it

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