Alessandro Laganà e Mattia Fabris sono i due giovani chef alla guida della cucina di Cocciuto, l’insegna che, con la nuova apertura in Via Procaccini 33, a Milano, conta ben 4 locali in città. Una formazione da professionisti e con significative esperienze acquisite con anni di lavoro al fianco di grandi nomi quali Cracco, Gualtiero Marchesi o nelle cucine di Aimo e Nadia (Laganà), del Bulgari e del Park Hyatt (Fabris).
Le rispettive professionalità ben si esprimono nella rinnovata proposta gastronomica di Cocciuto che, senza rinunciare all’eccellenza della pizza, caratterizzata da un cornicione pronunciato e da impasti leggeri, mette in tavola piatti di altissima qualità e creativi.
“Intrecciamo le nostre esperienze e le nostre competenze, compreso un tocco esotico (portato da un periodo trascorso a lavorare all’estero dello chef Fabris). Elementi sui quali abbiamo pensato il nuovo menù di Cocciuto. Alla base? Beh… sempre un’impeccabile materia prima, rispetto delle stagioni e fedeli alle tradizioni”. Raccontano gli chef Laganà e Fabris.
A loro fanno eco Michela Reginato e Paolo Piacentini, founder di Cocciuto: “Siamo felici di presentare al pubblico il menù firmato dai nostri nuovi chef. Alessandro e Mattia hanno subito interpretare la nostra filosofia, così da elaborare piatti originali che ben rappresentano le tradizioni del nostro Paese”.
In effetti il menù regala interessanti esperienze sensoriali, capaci di esaltare in modo garbato e invitante la ricchezza di ogni ingrediente, da quelli più semplici a quelli più ricercati. Un elemento non sempre scontato da trovare ma qui gestito con estrema abilità dai due chef. Raffinata e accogliente pure la location di Via Procaccini 33, con 100 coperti, con arredi e elementi di design che rendono l’atmosfera ricercata e internazionale.
I piatti sono suddivisi in macroaree. Si parte dalla sezione “Sharing tapas” con Croquetas, Bao al vapore, Fiori di zucca ripieni, Millefoglie di sedano rapa e wavy fries. A seguire i primi come il Mezzo pacchero con ragù alla bolognese e fonduta di taleggio Dop, la Guancetta di manzo piemontese brasata al vino Schioppettino con purea di carote, chips croccanti, il Baccalà norvegese in olio di cottura, letto di fagioli cannellini e pomodorini datterini al forno. Nella sezione “Burger” si può gustare lo Smoke burger, con salsa smoke, pomodoro ramato e bacon croccante, e il Crispy chicken con pollo e salsa senapata.
Da non perdere i dolci, quali il Lingotto di Cioccolato con Namelaka bianca, passion fruit e lingua di gatto al cacao, e la Lemon Pie, una lemon curd ai limoni di costiera con meringa all’italiana caramellata. A disposizione anche una selezione di insalate e poke per un pasto all’insegna della leggerezza senza rinunciare al gusto.
La proposta gastronomica di Cocciuto si completa con una nuova selezione di pizze, a cura del pizzaiolo Matteo Messina. Pizze creative, caratterizzate da un impasto leggero e da topping di alta qualità. Tra le novità: la Bolognese, con ragù di Fassona piemontese sfumato al Barolo Docg, perle di besciamella allo zafferano, chips di carote e croccante di pane essiccato e aromatizzato. Ottima anche la Diavola Gialla, con Nduja di Spilinga (presidio Slow Food), fili di peperoncino dei Colli Orvietani e Caciocavallo Silano Dop. Sempre in menu l’amata Pistacchiata, realizzata con fonduta di Gorgonzola dolce Dop al pistacchio di Bronte, mortadella modenese e granella di pistacchio di Bronte.
Per info: www.cocciuto.com
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