La bella stagione entra in scena al Pellico3, elegante ristorante fine dining del Park Hyatt Milano, e lo fa con un nuovo menù degustazione firmato dallo chef Guido Paternollo. Si chiama ‘Primavera’ ed è un racconto gastronomico in sette atti. Un’esperienza multisensoriale che invita gli ospiti a lasciarsi guidare tra sapori netti, combinazioni sorprendenti ed estetica curata. Con questa nuova proposta, lo chef Paternollo inaugura una stagione che diventa un vero e proprio percorso di gusto, pensato per evocare la rinascita e la leggerezza, ma senza rinunciare a sapori e carattere.
Rispetto al passato, dove il cliente poteva comporre liberamente il proprio percorso, con ‘Primavera’ Paternollo sceglie per la prima volta di presentare un menu degustazione dichiarato, costruito con una sequenza ben calibrata di portate (140 euro). “Abbiamo lavorato sulla successione dei piatti per creare un ritmo equilibrato, che alterni delicatezza e intensità, senza mai risultare prevedibile”. Spiega lo chef. “L’invito è a lasciarsi sorprendere dalla curiosità, per vivere un’esperienza che è insieme scoperta ed emozione”. Nel piatto si percepisce una maturità nuova, fatta di attenzione al dettaglio, rispetto per la materia prima e una passione per le salse, elemento che lo chef definisce fondamentale per dare identità a ogni creazione.
Il menù ‘Primavera’ si apre con un asparago bianco, simbolo del risveglio della terra, proposto in una versione vegetale e burrosa. Si passa a una delle portate più emblematiche, gli spaghetti cotti in acqua di pomodoro, serviti con un’emulsione di vongole e calamaretti spillo appena scottati. Una sintesi essenziale e intensa del Mediterraneo. La novità assoluta è la presenza, per la prima volta nella carta del Pellico3, di una selezione di formaggi italiani. Il gran finale è un dessert a base di rabarbaro, dove l’acidità naturale si intreccia con note agrumate e con un sorbetto al pomodoro e vaniglia.
Pellico3 continua a rendere omaggio anche alla sua città con il menu ‘La Mia Città’ (130 euro), un percorso di quattro portate ispirato a Milano e alla memoria dello chef. Ogni piatto è un piccolo affresco cittadino. Da provare il carpaccio di fassona con salsa tartara, la costata succulenta, servita con una patata croccante, un condimento mediterraneo e un’emulsione di prezzemolo. Da non perdere il raviolo della Domenica, che nasce dal ricordo del pranzo domenicale con pollo arrosto e patate. Da non perdere anche il risotto Milano, una rivisitazione colta e personale di un grande classico meneghino. Il dolce finale è un omaggio alla storia milanese, ossia la barbajada, qui ripensata come soufflé al cioccolato fondente con gelato al caffè bianco. Una ricetta ispirata all’omonima bevanda ottocentesca inventata da Domenico Barbaja, figura leggendaria della Milano culturale.
Per chi desidera comporre liberamente il proprio percorso, Pellico3 offre anche la possibilità di scegliere tre portate a 120 euro o quattro a 135 euro, attingendo sia dal menu ‘Primavera’ sia da ‘La Mia Città’. Un invito alla sperimentazione, senza rinunciare all’identità delle proposte firmate Paternollo.
Per info: www.pellico3milano.it
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